Progetto Ben-essere nella scuola: percorsi di mediazione e counseling

 

Percorsi di mediazione dei conflitti,


prevenzione del bullismo, sostegno agli insegnanti e ai genitori.


Referenti del progetto: Silvia Bianco, Ivan Bono, Mariella Lajolo


Premessa e finalità

La scuola è un sistema complesso in cui si articola una rete di relazioni interpersonali la cui cura è fondamentale, sia per il ben-essere di tutti i soggetti coinvolti – allievi, insegnanti, genitori, operatori scolastici – sia per il processo di apprendimento didattico.

L’incontro tra diversi bisogni, ruoli e specificità personali è spesso causa di disagi, incomprensioni e conflitti. I conflitti sono una realtà relazionale che non è di per sé negativa o positiva. Nella vita scolastica quotidiana rischiano di restare irrisolti e sommersi, e tradursi allora in sofferenza emotiva, o in comportamenti di prevaricazioni e violenza, o di fuga.

Ma possono anche trasformarsi in opportunità di cambiamento, spazi di parola, di ascolto e comunicazione più autentica.

Questo progetto propone un percorso per tutti i soggetti coinvolti nella realtà scolastica, volto a sperimentare la possibilità di modalità alternative di gestione della conflittualità.

Si vuole accompagnare, attraverso specifiche tecniche, la costruzione di un clima relazionale positivo, quale canale privilegiato di riduzione del disagio e dei comportamenti di violenza fisica o psicologica, in modo da prevenire il bullismo e il burn-out del personale scolastico.


Struttura

Il progetto si articola in tre tipi di interventi che possono essere attivati contemporaneamente o separatamente:

  1. Mediazione tra pari

  2. Laboratorio per insegnanti

  3. Laboratorio per genitori

  4. Sportello di ascolto e consulenza


  1. MEDIAZIONE TRA PARI: percorso per studenti delle scuole primarie e secondarie, con coinvolgimento degli insegnanti e dei genitori

Il percorso si articola in due momenti differenti e consequenziali

1 - la formazione alla mediazione

2 - la mediazione del conflitto

Questi due momenti possono essere attivati o all’interno di uno stesso anno scolastico o preferibilmente lungo più annualità.


1 - la formazione alla mediazione


Modulo propedeutico che fornisce gli strumenti personali e relazionali per rendere possibile la mediazione.

Attraverso vari strumenti di valutazione si fa emergere il clima relazionale ed emotivo della classe. Si sviluppano poi le competenze trasversali alla mediazione: autoconsapevolezza, gestione delle emozioni, ascolto ed empatia, valorizzazione di sé e degli altri, creatività, problem solving, comunicazione assertiva, capacità di decisione cooperativa.

Già in questo primo modulo potrebbero emergere situazioni in cui si renda necessaria la sperimentazione della mediazione. In tal caso i formatori condurranno essi stessi sedute di mediazione, che daranno l’opportunità ai ragazzi di partecipare come attori o osservatori.

Gli insegnanti sono coinvolti attivamente negli incontri con gli studenti, attraverso l’osservazione partecipata delle esperienze e delle dinamiche relazionali. Tali osservazioni vengono riprese e discusse con i formatori in incontri dedicati svolti all’inizio del percorso, a metà e a conclusione.

I genitori, o i rappresentanti dei genitori e gli insegnanti delle classi che hanno aderito al percorso sono invitati a partecipare a un primo incontro di presentazione e ad un incontro conclusivo di restituzione.


Struttura del percorso:

2 incontri di presentazione e restituzione con rappresentanti dei genitori e insegnanti coinvolti, 10 incontri di due ore a cadenza quindicinale con le classi, 3 incontri di due ore con gli insegnanti.


2- la mediazione del conflitto


In una prima fase gli studenti continueranno a sperimentarsi sia come parti coinvolte, sia come osservatori in sedute di mediazione condotte dai formatori; successivamente potranno cimentarsi essi stessi come conduttori, con la supervisione dei formatori.

Struttura del percorso:

10 incontri di due ore a cadenza quindicinale con le classi, 3 incontri di due ore con gli insegnanti, 1 incontro di restituzione con rappresentanti dei genitori e insegnanti coinvolti.


  1. LABORATORIO INSEGNANTI

Il laboratorio è aperto a tutti gli insegnanti che sentono l’esigenza di uno spazio di confronto e supervisione sulla propria pratica professionale. Durante gli incontri si lavorerà sui casi che essi stessi decidono di portare, sarà possibile confrontarsi sulle difficoltà che incontrano nella relazione con la classe, con i genitori e sulle modalità con cui usualmente le affrontano. Con l’aiuto del gruppo si potranno elaborare nuove e creative strategie.

 

Il percorso formativo si propone di:

  • migliorare le competenze emotive, comunicative e relazionali

  • favorire una maggiore integrazione di mente-corpo-emozioni, accrescendo il benessere personale

  • fornire strumenti per prevenire e gestire lo stress psicofisico

  • offrire uno spazio di condivisione e supervisione professionale


I contenuti teorico-pratici proposti sono:

  • alfabetizzazione e consapevolezza emotiva: riconoscimento, espressione e gestione delle emozioni

  • comunicazione efficace ed assertività, comunicazione verbale e non verbale

  • ascolto attivo ed empatia

  • gestione dello stress, tecniche di rilassamento e visualizzazione

  • insegnamento e leadership, autorità e autorevolezza

  • i conflitti nelle relazioni interpersonali e loro rielaborazione costruttiva

  • autostima nell’insegnamento


Verranno approfonditi i temi che più rispondono alle esigenze e ai vissuti dei partecipanti


Struttura:

In base alla richiesta e alla necessità si prevede un numero di incontri che può variare da un minimo di 4 ad un massimo di 10. Gli incontri saranno di due ore.



  1. LABORATORIO GENITORI

E’ uno spazio rivolto a tutti i genitori che sono interessati a confrontarsi sul loro ruolo educativo, sugli stili genitoriali, e sulle difficoltà quotidianamente incontrate. E’ un luogo privilegiato in cui dedicarsi alla propria dimensione genitoriale fuori dall’azione diretta, in cui prendersi cura e chiamare a raccolta tutta la propria intelligenza emotiva.

Il percorso formativo si propone di:

  • migliorare le competenze emotive, comunicative e relazionali

  • favorire una maggiore integrazione di mente-corpo-emozioni, accrescendo il benessere personale

  • fornire strumenti per prevenire e gestire lo stress psicofisico

  • offrire uno spazio di condivisione e supervisione


I contenuti teorico-pratici proposti sono:

  • alfabetizzazione e consapevolezza emotiva: riconoscimento, espressione e gestione delle emozioni

  • comunicazione efficace ed assertività, comunicazione verbale e non verbale

  • ascolto attivo ed empatia

  • gestione dello stress, tecniche di rilassamento e visualizzazione

  • autorità e autorevolezza nel rapporto genitori-figli

  • i conflitti nelle relazioni interpersonali e loro rielaborazione costruttiva




Struttura:

In base alla richiesta e alla necessità si prevede un numero di incontri che può variare da un minimo di 4 ad un massimo di 10. Gli incontri saranno di due ore.


  1. SPORTELLO DI ASCOLTO E CONSULENZA


Spesso le situazioni di difficoltà che incontriamo nella vita non richiedono necessariamente un intervento psicologico prolungato o terapeutico. Molte volte di fronte ad una decisione importante da prendere, un problema lavorativo o relazionale è sufficiente sentire accolto il proprio disagio per uscire dallo stato di confusione e accedere alle proprie risorse personali.

Nello spazio protetto e non giudicante dello sportello di ascolto e consulenza la persona può aprirsi e condividere la propria difficoltà. Il counselor non dà consigli o direttive, piuttosto guarda alle risorse - interne ed esterne – dell’utente e lo accompagna, attraverso domande mirate e specifiche tecniche di riformulazione, a acquisire maggiore consapevolezza delle proprie potenzialità e ad assumere più piena responsabilità della propria vita.

In questo modo si aiuta la persona a intraprendere azioni e cambiamenti per ottenere un maggior benessere personale e relazionale.

Destinatari dello sportello:

Tutti i soggetti che vivono l’ambiente scolastico (studenti, insegnanti, genitori e operatori scolastici) e sentano il bisogno di elaborare una difficoltà di tipo relazionale, emotivo o professionale

Struttura degli incontri

Gli incontri sono attivati su prenotazione. Ogni utente ha spazio da uno a quattro incontri – a seconda del tipo di difficoltà - della durata di 1 ora.



METODOLOGIA E TECNICHE


La metodologia utilizzata:

  • è una metodologia ‘attiva’, in cui i partecipanti sono coinvolti direttamente a sperimentarsi con i loro punti di vista e i loro vissuti

  • valorizza la persona nella sua unicità e creatività, ponendo l’accento sullo sviluppo delle sue qualità e potenzialità positive inespresse - più che sugli aspetti problematici - secondo i criteri della psicologia umanistica

  • favorisce una comunicazione autentica, attraverso l’ascolto empatico e non giudicante

  • promuove lo sviluppo della consapevolezza, di volta in volta focalizzata sul piano corporeo, emotivo e mentale, su ciò che accade nel “qui e ora”.

  • considera centrale l’esperienzialità: non basta ’sapere’ le cose, bisogna anche ‘saperle fare’, cioè incorporare le conoscenze, renderle ‘vive’. Ecco perché è stato utilizzato il termine ‘laboratorio’ per i percorsi formativi.

  • favorisce un clima di cooperazione e di gioco

  • valorizza il gruppo come importante risorsa: contenitore, confronto, stimolo alla riflessione e al cambiamento…

  • considera il ‘conduttore’ come un facilitatore maieutico, il cui compito non è insegnare o dare consigli, quanto piuttosto favorire il processo di consapevolezza e di crescita del singolo e del gruppo


Nei diversi percorsi ci si avvale di svariate tecniche quali:

  • giochi-esercizi, role-play e simulazione di situazioni reali

  • ascolto attivo e focus group (gruppo di riflessione sui vissuti)

  • visualizzazioni, esercizi di consapevolezza corporea, emotiva e mentale

  • esercizi psico-corporei

  • tecniche espressive (improvvisazione del movimento, disegno spontaneo, scrittura creativa…)




SPAZI E MATERIALI

Per i laboratori A),B),C) occorrono delle aule in cui sia possibile muoversi o creare degli spazi liberi.

Per lo sportello di ascolto e counselling è necessario un piccolo ambiente raccolto.

I materiali necessari saranno cartelloni, pennarelli, uno stereo, fogli, una televisione con dvd.








 

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