Progetto scuola "Danziamo con le emozioni"
Danziamo con le emozioni: gestione e creatività
Destinatari:
Studenti della scuola elementare e delle scuole medie con adeguamento degli strumenti operativi.
Adulti (insegnanti e genitori).
Premessa:
A cosa servono le emozioni?
La parola emozione deriva dal latino movere con l’aggiunta del prefisso e (movimento da) per indicare che in ogni emozione è implicita una tendenza ad agire. Le emozioni ci segnalano qualcosa e significano qualcosa. Producono alterazioni fisiologiche a livello di espressività corporea, dei segnali che valgono come comunicazione verso l’esterno. L’emozione è il segnale di un interazione in atto tra l’organismo e uno stimolo esterno. Le emozioni quindi hanno un carattere comunicativo e sono volte a modificare o a mantenere una data situazione. Nella nostra cultura spesso le emozioni sono state contrapposte alla ragione e sono state viste come una perturbazione da reprimere e da governare, sono state soggette a controllo a favore delle componenti più razionali ritenendole le sole adeguate a una corretta conoscenza e valutazione della realtà. Ma le informazioni che provengono dalle emozioni sono preziose per la sopravvivenza dell’individuo e della specie in situazioni di emergenza e pericolo e per la conoscenza di noi stessi , del nostro mondo relazionale, e dell’ ambiente che ci circonda. Data questa importanza invece che di soppressione, inibizione, controllo, in questo progetto parliamo di gestione/trasformazione delle emozioni. Se, ad esempio, si manifesta una emozione come la rabbia non ha alcuna utilità inibirla o reprimerla se non come azione temporanea di tipo contenitivo. Più utile potrebbe risultare l’esplorazione e la comprensione degli aspetti della relazione che producono tale emozione. Solo a partire da tale analisi è possibile una maggiore consapevolezza che permette la trasformazione dell’emozione stessa. Ragione ed emozioni sono due sistemi di conoscenza diversi e interdipendenti.
Le emozioni e i sentimenti sono parte integrante della nostra esistenza e rappresentano una spinta motivazionale per le nostre azioni quotidiane. La capacità di riconoscerli in sé e negli altri è fondamentale per lo sviluppo dell’individuo e per le sue relazioni. Di conseguenza, è importante che le persone si soffermino sul significato delle emozioni, aumentino la loro consapevolezza e migliorino la capacità di esprimerle in maniera fluida e consapevole, integrandone gli aspetti emotivi e cognitivi (1).
Questo progetto, attraverso lavori di gruppo e giochi di ruolo, vuol favorire la creazione di uno spazio per l’ascolto e di un tempo per raccontarsi così che l’urlo di chi è arrabbiato, triste o impaurito venga accolto. Le emozioni diventeranno attività, storia, gioco, arricchimento e insegnamento, occasioni per riflettere, per trasformare e per imparare a vedere gli aspetti positivi di quelle emozioni che spesso si etichettano come “negative”.
Uno spazio per parlare di emozioni e lasciar parlare di emozioni senza paura di far danni. Partendo dai “vissuti” dei partecipanti si avvia un lavoro creativo e pragmatico che consenta loro di esprimere quel che “si muove nella pancia”.
Una serie di incontri che ci porteranno a diretto contatto con una mediazione profonda e consapevole delle emozioni. Il riferimento letterario che accompagnerà il nostro percorso sarà Harry Potter. Il personaggio inventato da J.K. Rowling verrà presentato nel ruolo di eroe-mediatore in un mondo in cui le emozioni manifestano tutto il loro potere creativo e comunicativo.
Gli obiettivi del progetto:
-Esplorare il significato, la liceità e l’universalità delle emozioni.
-Facilitare l’espressione delle emozioni attraverso il canale verbale e non verbale
-Aumentare la propria consapevolezza sulle cause da cui hanno origine le differenti emozioni
-Scoprire attraverso la meta-osservazione le modalità personali di gestione delle emozioni
-Sperimentare nuove modalità di comportamento attraverso l’applicazione di strumenti creativi
I incontro: attività di conoscenza e creazione di un buon clima
Harry Potter e la camera delle emozioni
Che cosa sono le emozioni e a che cosa servono?
Riconoscere le emozioni (tecniche di rilassamento/visualizzazione come strumento di meta-
osservazione)
L’iceberg dei sentimenti
II incontro: visualizzare e disegnare le emozioni
Definire la rabbia (che cosa provoca, a che cosa serve)
Ricordo guidato su rabbia
La trasformazione della rabbia e i suoi aspetti positivi (fase I)
Harry Potter e i doni delle emozioni
III incontro: scolpire le emozioni
Harry Potter e l’Ordine delle emozioni
Attività di movimento per smuovere le emozioni
Prendere consapevolezza della comunicazione non verbale
Il vaso della felicità
IV incontro: emozioni e comportamento
La mediazione: ascolto e empatia
Harry Potter e la pietra filosofale
Metodologia:
Lavori singoli e a piccoli gruppi per favorire sia il dialogo con se stessi, sia il dialogo con gli altri e un coinvolgimento su più piani (cognitivo, emotivo, relazionale). Si predilige una visione complessa ovvero di attenzione al singolo ( processi di senso individuali) e di attenzione al gruppo classe (dinamiche relazionali), si favorirà l’ascolto attivo, il dialogo e la consapevolezza di sé.
Tempi, modi di realizzazione (proposta)
Sono previsti quattro incontri di tre ore, a cadenza settimanale o quindicinale. Ogni incontro prevede la co-conduzione cioè la presenza di due mediatori. Gli stili di conduzione sono necessariamente soggettivi e differenti; confrontare le diversità e “giocarle” come risorsa è, a nostro avviso, uno stimolante ed arricchente processo mediatorio. Utilizzare la co-conduzione è dunque un modo per condividere competenze e professionalità differenti e rappresenta l’opportunità di confrontare punti di osservazione.
Ausili necessari:
un’aula dove sia possibile spostare i banchi e disporre le sedie in cerchio, un televisore con video, una lavagna funzionale, fogli, matite colorate e pennarelli
Ampliamento del progetto:
Nel caso lo si ritenga utile e interessante, un lavoro analogo può essere svolto con un gruppo di adulti (insegnanti e genitori) al fine di agevolare maggiormente il percorso dei ragazzi. Gli incontri possono essere stabiliti in accordo con i diversi impegni di ognuno. In questo caso saranno proposte anche tecniche di psico-letteratura per stimolare la creatività come risorsa per trasformare situazioni conflittuali in opportunità di incontro e cambiamento. Se vi è la disponibilità da parte dei partecipanti sarà possibile integrare le diverse attività con tecniche di rilassamento volte a favorire una supervisione personale alle proprie modalità relazionali.
Costi:
30 euro l’ora per ciascun mediatore +spese di trasporto calcolate in base ai kilometri e all’autostrada. Ogni incontro prevede la co-conduzione cioè la presenza di due mediatori.
(1) Marmocchi,Dall'Aglio, Zannini, Educare le life skill, Edizioni Erickson